IL MAESTRO DINO MIGLIORINI di Luisa Del Campana
Spesso nella vita il poter portare i sogni alla realtà, dipende da incontri con le persone giuste.
Quest’incontro, nel mio caso, ha il nome di Dino Migliorini.
Grecia
Nelle pieghe di questa terra antica
nei silenzi eterni
metafisiche presenze si palesano
nei suoni impercettibili
ABBI CURA DI TE di Maria Mollo
Abbi cura di te, non lasciare che l’ira prenda il soppravvento, che ti annienti, ti ferisca, faccia male per inseguire un modello che non ti appartiene.
Cosimo il Vecchio e il potere del libro
Nella Firenze del ‘400 ha vissuto Cosimo il Vecchio della famiglia Medici, detto il Vecchio per distinguerlo da Cosimo I.
HEMINGWAY di Massimiliano Sciò
Questo tempo sospeso di nuvole basse senza pioggia, segna l’ indice
esatto di ciò che accade.
Segna l’ indice esatto delle nostre paure.
GIOVANNI (D)AL CONFINE di Veronica Ferrari
Veronica Ferrari e il suo AskaInFabula Project Veronica Ferrari, in arte Aska, è autrice e curatrice di AskaInFabula Project, un progetto letterario ed editoriale per la produzione di una particolare […]
LA BELLEZZA SECONDO ME
La bellezza, in senso pratico, è un mix di canoni e gusti personali colti da ognuno di noi, per cui il bello di oggi può cambiare domani, influenzato da mode e costumi. La bellezza che io intendo, invece, è quella che non cambia mai e che si coglie con sensi diversi, è una visione interiore che si manifesta al momento, spinta magari dalla vista di qualcosa del tutto materiale, che diviene innesco per trasmettere il fulgore della bellezza vera: un cielo stellato, due occhi belli e penetranti, un’opera d’arte meravigliosa, lo sguardo di un ragazzo innamorato.
TIENIMI di Anna Bellisai
Tienimi, quando
un suono pesante mi trascina.
Tienimi, se i miei passi scolorano
Il sorriso.
Amore di adesso
Ho cacciato la vecchia polvere dal cuore
per l’amore di adesso.(…)
HO PERSO IL CONTROLLO di Mauro Conti
L’albergo, racchiuso da una cornice di pini marittimi che stampavano sul parcheggio semi vuoto la loro oscura presenza, era circondato da una spessa trincea di ligustro che tratteneva gli sguardi provenienti dall’oltre terra di nessuno cosparsa dagli scheletri di capannoni abbandonati e grattacieli vuoti.