Nazim Hikmet è il più importante poeta turco del Novecento, ricordato principalmente per il suo capolavoro, la raccolta “Poesie d’amore”, che testimonia il suo grande impegno sociale e il suo profondo sentimento poetico. 

Nato a Salonicco nel 1901 e morto a Mosca il 3 giugno 1963, Hikmet è una delle più importanti figure della letteratura turca del Novecento e uno dei primi poeti turchi ad usare i versi liberi.

Poeta di battaglie e di idee, più volte arrestato e detenuto per le sue opinioni avverse al regime, mai stanco di celebrare libertà ed impegno politico, chiederà asilo politico in Polonia fino a diventare un cittadino polacco a tutti gli effetti;  fisserà poi la sua dimora a Mosca, nell’allora Unione Sovietica, senza più fare ritorno in Turchia.

Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’aldilà.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro il muro, ad esempio, le mani legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli altri uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più povero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Dalla raccolta “Poesie d’amore” di Nazim Hikmet

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