Vincenzo Parato

Sono un umile narratore immerso nei ricordi delle sue origini e della vita di borgo con i suoi profumi e con i suoi sapori. La poesia è la luce che ci salva e che apre i sentieri della bellezza e della pace.

Come vecchia canzone… il sole muore
stanchi ritorni antichi e alle finestre
accendono visioni i lampadari
e la prima stella s’accende sui dispersi
e terso il cielo scende all’improvviso!

Solo brandelli… restano del giorno…
battono il tempo la croce con il corvo
e i lampioni tornano a vegliare
preci e silenzi cupi all’imbrunire!

E il firmamento è così vicino
e semina stelle… come frutta…
spetta una stella… a ognun di noi…
voce di bimbo chiama all’orizzonte…
grano nei campi e aria serena…
e risa e mormorii… e sogni e fremiti
e d’un tempo mi par d’udir antiche favole
e quel soave cantar di ninne nanne!

 

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