Raafat Said

Mi chiamo Raafat Said, un giovane fiesolano di origini siriane. Facile alla stanchezza mi piace il silenzio e la noia, trovo consolo alla solitudine con i pensieri, che a volte lasciano parole altre volte poesie. Si può dire buffamente che ho odiato la vita, ma sono finito ad amarne una, e forse a dimenticare l’amarezza della disillusione e perdonarla, la vita; resta però una ferita che facilmente riduce ad una finzione la sincerità più intima ma ho imparato a giocarci. Sono ora un fingitore, e scrivo…

Gli elementi del silenzio.

Ho rubato il respiro agli uccelli
Per correre sulle nebbie del mondo,
Ho abitato il cuore delle balene
Per resistere agli abissi,
Ho imparato la calligrafia del vento
Per riscrivere le danze dei boschi,
E ancora crollo nel pianto;
Ho sradicato fulmini per legare gli astri
E allinearli nei segni del mio esilio,
Ho bruciato le mie lacrime
Nel ventre del sole
E sepolto le mie smorfie di dolore
Nella pelle della pietra
E ancora, Dio, il tuo silenzio
Mi raggiunge
E mi spezza
E mi annienta

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