È nato in Grecia. Ed era un vero amico delle donne. Chi è?
Il personaggio che mi interessa raccontarvi è nato a Samo circa nel 570 A.C. Era molto rivoluzionario per i suoi tempi perché riteneva le donne a pari dignità dell’uomo: idea quasi malsana per il tempo, in quanto molti pensavano che la donna non avesse un’anima, per questo era stato loro negata l’istruzione e l’accesso al sapere e all’iniziazione, cose riservate ai soli uomini. Esistevano le Sibille, o profetesse e niente più.
Il nostro giovanotto, assetato di sapere, frequentò Temistoclea, sacerdotessa di Delfi (come riporta Aristossene). Da lei imparò le dottrine morali e ascetiche, conobbe la psiche umana e l’uomo e concepì la sua frase più nota “conosci te stesso.”
Ritenne così la donna capace di ottima intuizione e spirito contemplativo e, quando aprì la sua scuola a Grotone, in Magna Grecia, consentì l’accesso alle donne, a pari dignità con l’uomo e le ritenne degne dell’iniziazione. Per quei tempi fu un’idea rivoluzionaria per essere capita, ed infatti il nostro uomo fu molto osteggiato.
La moglie Theana di Greta e le sue due figlie furono intellettualmente donne eccezionali (Porfirio, Jambrico e Clemente Alessandrino, nelle sue Stromata, lo confermano). (Un inciso: pensate che ancora oggi, nei Circoli Massonici, è negato l’ingresso alle donne e siamo nel 2022! Per non parlare di situazioni di discriminazione ancora più estreme in giro per il mondo.) Comunque lui, avido di sapere, si recò in Egitto, culla della conoscenza di allora e vi soggiornò molti anni. I sacerdoti del tempio, prima di svelare il loro sapere più profondo e prezioso a estranei, volevano capire se eri uomo moralmente retto e fidato che non avresti mai rivelato al popolo i misteri più segreti, per non profanarli.
Il nostro uomo non si fece impressionare e superò diverse iniziazioni molto dure. Così imparò la geometria, la matematica, i rapporti musicali, l’astronomia e l’astrologia, “la teoria eliocentrica”,“l’equilibrio dei contrari e l’armonia.”, la medicina. Decifrò i simboli, i miti, i geroglifici che nascondevano una dottrina antica tramandata da secoli, quella del “Verbo Creatore,” il Dio unico Rà, mentre il popolo idolatrava gli dei.
Avete capito chi era? Insegnò agli uomini tantissime cose, ma la più nota fu il suo teorema.
Peccato che i suoi scritti non siano giunti fino a noi, quella sua idea di parità fra maschio e femmina ci avrebbe avvantaggiate. Qualcuno, forse, li ha distrutti? Purtroppo tante volte i censori hanno la meglio. Grazie, Pitagora, per tutte noi donne.
Di lui si raccontavano strane cose: che riuscisse a sentire il suono della terra e che avesse il dono della veglia perenne, ma questa è un’altra cosa…
Le mie parole scritte di getto vogliono evidenziare la sua modernità. Ha saputo anticipare i tempi.
Tra mito e realtà, Pitagora fu uomo eccezionale.