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SIMONƏ

Tatiana Levi

Un romanzo di formazione, di conquista e di perdita, di piccole cose dalle abnormi conseguenze e di eventi dal finale imprevedibile ma, nel loro accadere, perfettamente evitabili.

Un romanzo sull’ambiguità – di genere e di animo – e di come la fluidità possa diventare cifra di evoluzione del nostro essere umani.

Dietro tutto – ma anche davanti, e dentro – la Versilia con i suoi paesaggi marini, l’eco delle Apuane, gli stabilimenti balneari fuori stagione. Il tutto calato nell’atmosfera degli anni Settanta, con le gonne corte, la musica nei giradischi e la scoperta delle ipocrisie, dentro di noi e nella nostra epoca.

Chi è SimonƏ? Una figura nata per gioco, essere senza forma definita ed in cerca di un’anima che le faccia da guida, proprio come le figure antropomorfe che la protagonista disegna nella sua cameretta, di nascosto dai genitori e dal mondo intero.

Un romanzo lieve nello scorrere ma che offre spunti di introspezione profondissimi. Il ritratto di una giovane artista che decide di essere altro da sé, per un attimo che si trasformerà suo malgrado in un’eternità.

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