AMORE LUMINOSO di Enrico Monducci
Oggi dedico questo spazio al mio caro amico Enrico Monducci. La vita passa, ma poeti lo si resta per sempre: Enrico, la tua voce e le tue parole sono vive in me e in chi ti ha conosciuto ed ascoltato!
Oggi dedico questo spazio al mio caro amico Enrico Monducci. La vita passa, ma poeti lo si resta per sempre: Enrico, la tua voce e le tue parole sono vive in me e in chi ti ha conosciuto ed ascoltato!
Mi chiamo Raafat Said, un giovane fiesolano di origini siriane. Facile alla stanchezza mi piace il silenzio e la noia, trovo consolo alla solitudine con i pensieri, che a volte lasciano parole altre volte poesie. Si può dire buffamente che ho odiato la vita, ma sono finito ad amarne una, e forse a dimenticare l’amarezza della disillusione e perdonarla, la vita; resta però un ferita che facilmente riduce ad una finzione la sincerità più intima ma ho imparato a giocarci. Sono ora un fingitore, e scrivo…
Quanto mi sei mancata, e quanto mi manchi ancora: ti ho ritrovata per un attimo in questa poesia, nata dalla mia nostalgia fisica di te. Buona festa, Mamma!
In questo giorno speciale rivivono in me le sensazioni magiche ed eccezionali del sentirsi, per la prima volta, madre: la pancia che cresce, insieme ad una nuova consapevolezza ed una sensazione di oceanica immensità mai provata prima. Questa poesia è dedicata a mio figlio, Michele.
Dedicato alla Versilia, e ora tutta la Toscana, in zona rossa.
Emily Dickinson