Che cos’è la memoria? Ricordi che fanno parte di noi o illusione di un passato che in realtà non è mai stato?
Per Magritte è una testa di donna dalla tempia insanguinata, ad indicare il fatto che, come una ferita perennemente aperta, i ricordi ci compongono, ci abitano e addirittura ci agiscono. Per Pirandello invece, un tema caro, affrontato più e più volte, in particolare in un romanzo, in cui si intreccia con il tema del doppio e della maschera.
“Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l’animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita, io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile. Mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza, e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Intanto l’anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà.”
Il fu Mattia Pascal, Luigi Pirandello.
La Tati