Sono un artista autodidatta e la mia storia artistica è molto recente, figlia della noia e del lockdown. Nelle mie opere tende a manifestarsi la mia “anima scura”, disagio, tristezza e introspezione sono un po’ il
mio mood, sentimenti che cerco di mitigare con l’uso di molti colori in soggetti a metà tra l’astratto e il surreale. Le mie opere sono esperimenti dove cerco di utilizzare tutte le tecniche e materiali di
recupero come legno, cartone, metalli ecc.

Kultura effimera – Cesare Savani, mista su tela, 100×80 cm

Nell’opera “cultura effimera” la donna prona sul libro (che è un po’ la mia musa ispiratrice in quanto la trovate spesso in altre mie opere), femminile ma anche volutamente androgina, tenta disperatamente ed invano di trovare nella cultura una risposta al suo malessere esistenziale.

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