Stefania Giacarelli
Scrivo da quando ho iniziato ad usare penne o matite, sognavo di diventare come Jo in “Piccole donne “.
La vita mi ha portato altrove, ma la passione per quelle che chiamo “le mie elucubrazioni” è rimasta e continuo ad imbrattare fogli e quaderni con le mie penne, perché amo scrivere a mano, sentire l’inchiostro scorrere, il frusciare delle pagine, così come amo leggere libri di ogni genere.

La luna barcollò un istante
sul nastro del cielo
poi s’ammutolì.
L’onda arricciò la schiuma
e si fermò.
Sulla riva
l’uomo si sfilò la giacca,
depose l’ego sulla sabbia
e restò nudo.
In ginocchio pregò il cielo,
domandò alle stelle,
imprecò,
chiese perdono
e imprecò di nuovo.
Nessuno rispose.
Lei non poteva.
Allora tumulò il pianto nella sabbia
e s’incamminò.
L’onda arricciò la schiuma
come una coperta,
la luna s’inginocchiò all’orizzonte,
e le stelle impallidirono.
Il vento del nord spazzò le impronte
e danzò con le lacrime.
Ma il sole sbieco del mattino vide le orme,
raccolse quelle gocce di perla
e baciando il mare
gliele donò.
Stefania Giacarelli